Il lavatoio pubblico di Fabbrica, all’esterno del centro abitato, è stato costruito verosimilmente agli inizi del Novecento. È costituito da una doppia vasca in pietra; in origine era coperto da una tettoia, come si può dedurre delle basi rimaste dei pilastri. Fino a non molto tempo fa era semicoperto dalla terra. Riceve l’acqua, che va poi a formare in parte la roggia di Fabbrica Durini, da un’apertura che si vede nella foto sulla sinistra. Purtroppo, forse per i lavori di recupero o per l’abbassamento della falda, l’acqua si disperde prima di arrivare al lavatoio tranne in periodi piovosi. La vasca più grande serviva al lavaggio, quella più piccola, con l’acqua più pulita, al risciacquo.
Questo lavatoio è un prezioso ricordo di un passato neanche troppo lontano, silenzioso testimone della fatica delle
donne che vi lavavano i panni propri e altrui o vi attingevano acqua potabile, ma anche custode di tanti sfoghi, confidenze, pettegolezzi. Il lavatoio ha infatti avuto nei secoli una importante funzione sociale, essendo uno dei pochi luoghi di incontro al femminile.